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Radiofreccia

Regia di Luciano Ligabue
Genere Drammatico  |  Anno 1998  |  Durata 112 min

ADATTO A
Superiori
TEMATICA
Amicizia, Costume, Droga e dipendenze, Genitori e Figli

Materiali didattici

Scheda linguaggio

Non disponibile

Risorse libere

Sinossi

Credo la regia abbia che fare con l’ossesione. Sono ossessionato da questa storia, dal volerla rispettare. C’è sempre la preoccupazione di essere sufficientemente all’altezza e voglio assolutamente racconatarla bene come regista.
-- Luciano Ligabue, regista

Nell’estate del 1993, lo speaker radiofonico Bruno Iori spiega al microfono il motivo per cui quella sera stessa Radiofreccia chiude per sempre i battenti. Ha così inizio un lungo racconto, in cui il deejay ripercorre gli eventi che hanno portato alla fondazione di Radio Raptus - come si chiamava in origine l’emittente - e tutti i personaggi coinvolti.

Siamo nel 1975. In una cittadina del reggiano vive il giovane Bruno, il quale, da sempre appassionato di musica, decide di fondare una sua radio libera. L’emittente riscuote un gran successo, anche grazie all'aiuto dei suoi amici: il timido Iena, il capellone Tito, l’egocentrico Boris e il tossicodipendente Freccia.

Mentre Radio Raptus è sempre più apprezzata e seguita dal pubblico, la vita di Bruno e dei suoi amici è segnata da eventi tragici: Iena deve affrontare un doppio tradimento, Tito scopre un’orrenda verità sul padre e Freccia muore a causa di un’overdose di eroina. Tra drammi e risate nel bar di Adolfo, il tempo scorre nella piccola città. Ma Radiofreccia - ora si chiama così in ricordo dell'amico scomparso - ormai non è più quella di una volta...

Mi piace molto questo personaggio. Mi ci sono affezionato e sento di averci parecchi punti di riferimento, visto che è un personaggio di una terra che è la mia terra e visto che, comunque, anche Luciano c’è l’ha molto chiaro in testa.
-- Stefano Accorsi

Alcune immagini del film

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